La sigla SPECT CT (Single Photon Emission Computed Tomography) significa Tomografia ad emissione di fotone singolo.
Presso IRMET è installata una Gamma Camera SPECT CT – Discovery NMCT860 di GE Medical System Italia S.p.A. orientata all’esecuzione di indagini di scintigrafia miocardica, scintigrafia ossea, scintigrafia renale, scintigrafia ghiandole salivari, scintigrafia tiroidea e linfonodo sentinella.
Consente di individuare con maggior precisione le indicazioni per ricorrere ad esami più invasivi nonchè a valutarne l’efficacia.
LA SPECT CT MIOCARDICA:
- Ricerca della presenza di ischemia (ridotto afflusso di sangue) miocardica provocabile con lo sforzo o con l’infusione di farmaci.
Ricerca di muscolo cardiaco non funzionante ma ancora vitale.
Funzione globale o segmentaria del cuore.
Si tratta di un’indagine con la quale è possibile accertare l’irrorazione sanguigna del muscolo cardiaco.
SCINTIGRAFIA OSSEA TOTAL BODY (SOTB):
- Rileva patologie scheletriche oncologiche o infettive attraverso l’uso di un radiofarmaco osteotropo marcato con Tc99m.
LINFONODO SENTINELLA:
- Per la ricerca del Linfonodo Sentinella vengono usati radio farmaci a base di nanoparticelle che, dopo l’iniezione si concentrano nei linfonodi malati che vengono rilevati con apposita sonda durante l’intervento chirurgico.
LINFOSCINTIGRAFIA ARTI:
- Viene effettuata attraverso l’impiego di una piccola quantità di tracciante a livello delle estremità degli arti superiori e/o inferiori e consente di valutare la pervietà delle vie linfatiche.
SCINTIGRAFIA RENALE:
- Consente di valutare la funzionalità renale indispensabile in particolare nei pazienti che devono essere sottoposti a chirurgia renale.
SCINTIGRAFIA GHIANDOLE SALIVARI:
- Consente di studiare le funzionalità delle stesse con un test dinamico che permette di verificare eventuali patologie ostruttive.
SCINTIGRAFIA TIROIDEA:
- Consente di studiare la funzionalità tiroidea mettendo in evidenza in particolare noduli o aree iperfissanti o ipofissanti, espressione di patologie da ipertiroidismo ma anche oncologiche (i cosiddetti “noduli freddi”).