Cos’è la vulnologia?
La Vulnologia (dal lat. vulnus, ferita) si occupa della cura delle ulcere cutanee, cioè di tutte le lesioni della pelle che non guariscono in tempi brevi.
La visita vulnologica verifica lo stato di salute della persona, valutando eventuali lettere di dimissioni recenti (massimo 2 anni) e, se disponibili, esami ematici recenti. La visita continua valutando la lesione e il danno cutaneo, facendo una diagnosi di quale problema abbia portato alla comparsa della ferita. Alla persona verrà eseguita la medicazione con diverse indicazioni suggerite (Sovra-materasso antidecubito, Materasso antidecubito, Cuscino antidecubito, tutori per talloni, etc).
Per il paziente c’è inoltre la possibilità di attivare le cure domiciliari fornite dall’assistenza sanitaria domiciliare.
Quando rivolgersi al vulnologo?
Ecco alcune delle principali patologie interessate:
• Lesioni da pressione (decubito)
• Lesioni chirurgiche che non si rimarginano
• Lesioni traumatiche
• Lesioni oncologiche
• Lesioni atipiche
• Malattie autoimmunitarie: Vasculiti, Sclerodermia, Lupus eritematoso
• Lesioni arti inferiori da: Insufficienza Venosa, Insufficienza veno linfatica, Linfatiche, Diabetiche, Arteriose
• Piede: Screening del piede diabetico, Valutazione calzatura, Valutazione della cute e del termo tatto, Valutazione doppler con doppler cw, Monofilamento di stemmer, Sensibilità Vibratoria.
Quali esami possono svolgersi durante la visita?
In sede di valutazioni possono svolgersi eventualmente alcuni esami specifici per la ricerca di batteri o per accertare la natura della lesione, eccone alcuni:
Biopsia Istologico
La richiesta di questa procedura si effettua con un punch di 4mm. Alcune lesioni presenti da anni che non hanno mai una risoluzione oppure lesioni che guariscono, ma dopo poco ricompaiono; si deve accertare la natura della lesione. L'esame istologico analizza microscopicamente il campione di tessuto e in particolare le cellule che lo compongono. Le cellule sono analizzate al microscopio da un patologo, per fornire informazioni dettagliate su: la struttura, la composizione, le eventuali anomalie dei tessuti, al fine di ottenere una diagnosi accurata.
Le innovazioni tecnologiche hanno rivoluzionato il mondo del wound care, apportando delle innovazioni per accelerare la guarigione delle lesioni. Questo ha prodotto un aumento dei dispositivi medicali ma, al contempo, anche i costi di gestione e di acquisto.
GEL Piastrinico o PRP
Uno dei prodotti che può essere un ago della bilancia per svolgere un efficace cura in tempi relativamente brevi è utilizzo di gel Piastrinico con il sangue del paziente. Per questo necessita un’autorizzazione del centro trasfusionale di zona (se non è già in vostro possesso ed, una centrifuga che vada a dividere i vari componenti ematici. Il prodotto finale dopo centrifuga è la sospensione di gel che si applicherà sulla lesione. Non crea reazioni allergiche, perché proprio del paziente, di facile gestione ed efficace perché aumenta la chemiotassi la formazione di nuovi vasi e la produzione di fattori di crescita (ricco già il PRP).
Pressione negativa
La terapia della pressione negativa o chiamata TPN monouso oppure riutilizzabile in lesioni molto profonde con o senza lavaggio. Un sistema che aiuta la guarigione della lesione e svolge un ruolo fondamentale in alcune lesioni iper essudanti.
FotoBiostimolazione
Attraverso un fascio luminoso che attraversa un particolare filtro si ha una distorsione della luce che porta ad essere polarizzata ed assumere un atteggiamento non coerente. Questo fascio di luce non ha controindi- cazioni non è invasivo e stimola il sistema immunitario nonché la produzione di nuovi fibroblasti per la formazione di nuovo tessuto di granulazione. Riduce il dolore.